DAD= deficienti a distanza? Così dice Fiorello. Deficienti =etimologia deficiènte agg. e s. m. e f. [dal lat. deficiens -entis, part. pres. di deficĕre «mancare»]. – 1. agg. Che viene meno; mancante. Effettivamente… Mancano gli studenti, le risate spensierate, le battute buffe, le interruzioni ingiustificate. Manca il vocio prima di entrare nell’aula. Manca l’alunno-avanguardista-sentinella che aspetta all’uscio, al cambio dell’ora, me tapina con due ore giustapposte, in due ale opposte, in piani diversi e non ho ancora percorso il tragitto in tempi degni di record olimpionici e grida “Oh oh. zitti, la D’Eramo shtarrivà”.


Mancano i tentativi di copia con destrezza, con collo che si allunga, sguardo fedifrago, abile mossa, finta a destra, lancio del foglietto a sinistra. Mi aggiro tra i banchi dietro e sussurrano avanti, sono tra i banchi avanti e sento parlottare dietro. E poi constato che, nel gioco del telefono senza fili dei suggerimenti “Cesare sbaragliò l’esercito avversario” diventa “Cesare sbagliò l’esercito avversario” o addirittura sbadigliò, pigro di un Cesare che non è altro. E mancano gli sguardi innamorati della coppietta, i due che si “smicciano”, teneri. E mancano le gambe tremanti sotto i banchi durante i compiti difficili, i libri aperti, col dito a portare il segno nella lettura, le penne colorate a sottolineare frasi e cerchiare parole-chiave, le fronti corrucciate, le nuvole di pensieri, i cervelli che fumano.

Mancano le grafie incomprensibili.

E manca l’alunno che al pronunciare “Ora interrogo” chiede immancabilmente “Posso andare al bagno?” E mancano le domande. Chi vuole sapere esattamente come è morto ogni autore italiano o latino che spiego o cosa significhi una parola, o un concetto. Mi mancano i perché, le riflessioni, i dubbi. Mi manca l’immancabile “Prof ci accompagna in gita?”

E mancano le pause caffè coi colleghi e i confronti e le risate, le crostate delle colleghe e i dolci dei colleghi, provetti chef stellati, i 18enni che portano i pasticcini e le pizzette per festeggiare la maggiore età raggiunta e mi danno l’ invito- ricordo della loro festa. E mancano persino i collegi docenti: chi l’avrebbe mai detto? Le chiacchiere coi bidelli, i rappresenti di libri che ti seguono, le scale con le borse pesanti.

Manca l’odore del gesso.

C’è un’emergenza e ci siamo impantanati qui. Purtroppo. E non possiamo farci niente.

È vero, Fiorello, siamo deficienti.

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