Di seguito riporto questo breve racconto dell'autore Bruno Ferrero, per poi riflettere, dopo la lettura, sul significato profondo. 

"Un grande re ricevette in omaggio due pulcini di falco e si affrettò a consegnarli al Maestro di Falconeria perché li addestrasse. Dopo qualche mese, il maestro comunicò al re che uno dei due falchi era perfettamente addestrato.

“E l’altro?” chiese il re.

“Mi dispiace, sire, ma l’altro falco si comporta stranamente; forse è stato colpito da una malattia rara, che non siamo in grado di curare. Nessuno riesce a smuoverlo dal ramo dell’albero su cui è stato posato il primo giorno. Un inserviente deve arrampicarsi ogni giorno per portargli cibo”.

Il re convocò veterinari e guaritori ed esperti di ogni tipo, ma nessuno riuscì a far volare il falco.

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I numeri, si sa, sono sempre difficili da leggere, la matematica spesso è ostica per qualcuno e chi vuole imbrogliare sa come fare, quindi proviamo a smentire alcuni falsi clamorosi che la Lega vuole diffondere per avallare la Regionalizzaizne e accaparrarsi di maggiori fondi. 
Secondo una classifica da loro utilizzata e che qui alleghiamo, la Lombardia spenderebbe solo 2.733 euro per abitante per l'istruzione a differenza della Calabrie che, ad esempio, ne spende 4.130. Viene da chiedersi perchè la spesa spesa deve essere confrontata "per abitante" e non "per studente". Semplice, in questo modo saltano più all'occhio le differenze.

L'inefficacia dei parametri

La popolazione Lombarda in genere ha meno cittadini in età scolare, addirittura ogni coppia ha in media 1,2 figli contro 2.1 figli per coppia presenti in Calabria. Occorre quindi rapportare la spesa per studente e non per abitante.

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Schermata-2019-07-09-alle-082429Al personale docente o Ata precario con contratto fino alla fine di giugno spetta non solo la NASPI ma anche  il TFR (trattamento di fine rapporto).

Ecco alcune informazioni utili.,

Il Trattamento di Fine Rapporto ( TFR) per dipendenti pubblici è una somma di denaro corrisposta al lavoratore nel momento in cui termina il rapporto di lavoro.
L’importo è determinato dall’accantonamento, per ogni anno di servizio o frazione di anno, di una quota pari al 6,91% della retribuzione annua e dalle relative rivalutazioni. In caso di frazione di anno, la quota è ridotta in maniera proporzionale e si calcola come mese intero la frazione di mese uguale o superiore a 15 giorni.

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Accelerata sull'abrogazione dei due pilastri negativi della legge 107,  ambiti territoriali e chiamata diretta che gettavano i docenti nel limbo nero  delle disparità dei ruoli, tra titolari e incaricati, con gravi storture nelle procedure di trasferimento. Finalmente oggi in Commissione Istruzione e Beni Culturali del Senato è stata approvata l’abolizione della chiamata diretta dei docenti e gli ambiti territoriali. Il testo scritto dalla senatrice Bianca Laura Granato, votato con i soli voti contrari del PD ora passa al Senato per la devinitiva votazione ma ormai sembra cosa fatta.

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Il TAR del Lazio ha annullato tutta la procedura concorsuale riguardante il concorso da dirigenti scolastici ad eccezione delle prove preselettive.

I concorrenti dovranno sostenere nuovamente prove scritte e orali.

Il TAR ha infatti  accolto un primo ricorso tra quelli presentati da numerosi candidati che avevano denunciato irregolarità nelle prove.

I giudici amministrativi dicono: 

"Il ricorso va accolto  a seguito della riconosciuta fondatezza della doglianza che ha contestato la legittimità dell'operato della commissione plenaria nella seduta in cui sono stati fissati i criteri di valutazione, con conseguente annullamento in toto della procedura concorsuale in questione". Il punto accolto è quello della incompatibilità di tre commissari.

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COMUNICATO  STAMPA

 

L' Associazione Professione Insegnante, con un comunicato stampa,  ha invitato i docenti,  presenti in GAE e in  graduatorie di merito, finalizzate alle immissioni in ruolo, a pretendere  hic et nunc due azioni concretissime per realizzare un piano chiamato"Svuota graduatorie 2019"  come indicato il mese scorso dall'associazione che gestisce un gruppo di circa 120. 000 iscritti.

 

1) Per le immissioni in ruolo ai posti  già vacanti  resi noti dopo le operazioni di mobilità, si dovranno aggiungere   tutti i posti vacanti per cessazione, nessuno escluso, di cui alla quota 100, accertati  entro il 31 luglio 2019 e i posti vacanti che lo scorso anno sono stati coperti da supplenti soprattutto nelle regioni settentrionali.

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Vi è una forte adesione alla manifestazione nazionale “no regionalizzazione scolastica”, prevista a piazza Montecitorio a Roma il 25 giugno ore 14 . Organizzata dal Comitato spontaneo nazionale cittadino comparto scuola al motto di:

"Sì all’eguaglianza dei bambini e giovani italiani, no alla scuola regionalizzata. L’istruzione è un diritto basilare della nostra Repubblica"

La mobilitazione è stata indetta dai Sindacati: Unicobas, Cobas, And, Anief, Gilda degli insegnanti, Adida. associazioni comitati e gruppi fb: Professione Insegnante, Accademia nazionale Docenti, Donne a scuola,  Civesscuola, Per la Scuola della Repubblica, Illuminitalia ed il Comitato Nazionale contro Mobbing-Bossing scolastico. 

Ha dato comunicazione ufficiale della sua partecipazione l' On. Luigi Gallo,  presidente della VII commissione Cultura.

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Nelle indagini sui Presunti Maltrattamenti a Scuola (PMS) i mass-media riportano spesso le intimidazioni pronunciate dalle maestre contro la piccola utenza troppo vivace.

 

Tra le minacce più impressionanti vi sono frasi come “vi impiccherei”, “vi ammazzerei tutti”, “vi butterei fuori dalla finestra”, “ti appiccicherei al muro” (talvolta pronunciate in dialetto). Pur non sembrando “politicamente corrette”, si tratta di evidenti “frasi al vento”, di sfoghi verbali ovvero di espressioni colorite, come dimostra il fatto incontrovertibile che nulla di tutto ciò è mai accaduto per davvero. Quando tali parole (come capita nei processi per PMS) vengono estrapolate da una videoregistrazione, decontestualizzate, interpretate e drammatizzate, finiscono con l’assumere nelle indagini giudiziarie una gravità assoluta, paradossale e totalmente surreale.

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Professione Insegnante: precariato: hic et nunc, assumete e svuotate le graduatorie.

 

Da questo Governo non ci aspettiamo bandi e suoni di grancassa sui numeri di future immissioni in ruolo, non vogliamo scorciatoie né concorsi farlocchi e facilitati che screditano la Professione e giustificano gli attuali appiattimenti retributivi. 

A sostenerlo è Professione Insegnante, associazione che gestisce il gruppo social oggi più consistente tra i docenti italiani con circa 120.000 iscritti. 

Non vogliamo quindi la programmazione di concorsi riservati  a questo o a quello  ma cose fattibili e da subito, afferma Libero Tassella uno dei fondatori del gruppo. 

Sappiamo che  a Bussetti piacciono molto i concorsi e recentemente soprattutto  quelli riservati sotto l'input dei Sindacati,  ma ci sono ancora impegni da onorare e docenti che vanno stabilizzati,  continua Tassella, affinché il prossimo anno non sia come i precedenti segnato dal fenomeno della precarizzazione della professione.

 

Ecco cosa  Professione insegnante propone  in sintesi per ottimizzare le immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti 2019/20 :

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Sono 520.263 i ragazzi impegnati nell’esame di stato. Auguri a tutti loro.

Le Tracce della prima prova.

Tipologia A, analisi del testo.

Un testo poetico,“Risvegli” di Giuseppe Ungaretti, confluito nel 1942 nella raccolta L’allegria.  

La seconda traccia proposta invece per la Tipologia A – che da quest’anno prevede la scelta tra due brani – è  tratto da “Il giorno della civetta” di Leonardo Sciascia.

Per la tipologia B, testo argomentativo.

1. Corrado Stajano con “La cultura italiana del ‘900” in cui commenta le frasi di alcuni protagonisti del ventesimo secolo (ambito storico-politico);

2. un estratto di “Istruzioni per il futuro. Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà” dello storico dell’arte e saggista Tomaso Montanari (ambito artistico-letterario)§;

3.  un brano di Steven Sloman e Philip Fernbach tratto da “L’illusione della conoscenza” (ambito tecnico-scientifico).

Tipologia C, tracce di attualità.

la prima  traccia  parte da un testo tratto dal discorso del prefetto Dottor Luigi Viana, in occasione delle celebrazioni del trentennale dall’uccisione del Prefetto Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di Emanuela Setti Carraro e dell’agente Domenico Russo.

La seconda invece, su sport e storia, parte dall’articolo del giornalista Cristiano Gatti pubblicato su Il Giornale, che parla della vittoria al Tour de France di Gino Bartali “giusto tra le nazioni” nel 1948, avvenuta in un momento di forte tensione dopo l’attentato a Togliatti.

Giorni di scuola, abbiamo un bel primato! Con la Danimarca siamo tra i primi in Europa! Il "si dice", purtroppo, propone qualcosa di diverso. I dati autorevoli, invece, dicono altro. L'esempio che davanti a grafici e numeri non c'è discussione! Il problema risiede nella diversa distribuzione delle pause.

Giorni di scuola nell'anno, il condizionamento del "si dice"

Giorni di scuola, siamo i primi in Europa! Sembra strano, condizionati dal "si dice" che presenta i docenti come lavoratori privilegiati. Il ritornello tornerà in auge con l'inizio delle vacanze estive. Alcune volte il messaggio passa attraverso il canale del "non detto, ma si comprende". In altri termini, utilizzando una espressione molto cara ai teorici della comunicazione, il contenuto diventa metamessaggio, cioè viaggia utilizzando sguardi, prossimità corporale, toni della voce...

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Quella del dirigente scolastico è una professione difficile anzi, estremamente difficile, ma segnata dalla stessa maledizione che colpisce gli insegnanti: l’opinione pubblica infatti non crede che quello dell’insegnante sia un lavoro particolarmente gravoso, esattamente come il docente non ritiene il compito del dirigente particolarmente impegnativo.

Non basteranno neanche le spiegazioni razionali (“il docente ha la responsabilità di alcune classi ma il dirigente di un intero istituto”) a ristabilire la ragione, proprio come accade per l’opinione pubblica. Ho più volte paragonato la professione del preside all’impresa di un esploratore che si accinge ad attraversare nudo l’Amazzonia con la sola dotazione di un coltellino svizzero.

La partenza è subito in salita perché, dal momento della nomina, cambia l’utenza e, di conseguenza, anche la tipologia di relazione con la stessa. Dal rapporto “asimmetrico e intergenerazionale con gli alunni”, dove non c’è contraddittorio vero e la ragione sta sempre “dalla tua”, si passa d’incanto al confronto “fra pari” con gli ex-colleghi che invece continuano a mantenere il rapporto coi loro studenti.

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