Credo che l'occasione del referendum sia stata ideale per compattare il gruppo docenti. Sono sempre più convinto che i tempi siano maturi per mettere in atto una vera e propria costituente per la scuola pubblica.
C'è bisogno di docenti di buona volontà, insegnanti che abbiano a cuore la scuola pubblica anche fuori dalle aule e si mettano a disposizione per tutelarla e renderla migliore.
C'è bisogno di uscire dalla virtualità della rete e rendersi utili in ogni scuola d'Italia mettendo a disposizione tutta la propria professionalità.
Durante il periodo della pausa natalizia Professione Insegnante, già associazione regolarmente costituita, sarà aperta a tutti quei docenti di buona volontà che vogliono battersi per una scuola diversa.
Abbiamo creato un gruppo di aggregazione numeroso e siamo in grado di essere presenti in ogni parte d'Italia.
Abbiamo in mente un nuovo modo di fare politica scolastica che non sia quello dello scorso millennio.
Chiediamo a tutti i colleghi di riflettere sulla opportunità di rendersi disponibili per una scuola PUBBLICA, LIBERA e TRASPARENTE.