Sembra un gioco allo scaricabarile e mentre leggiamo titoloni sui giornali che parlano di insegnanti che “rifiutano il test” a me succede realmente l’opposto: nella mia città oltre 9 medici su 10 non intendono effettuare il test. Ho ascoltato le ragioni di un medico e non posso dargli torto.


Non appena il mio istituto ha raccolto i dati per avviare le procedure, mi sono rivolto al mio medico di base. Ho ascoltato una storia a tratti allucinante ma tutta italiana. In placita i medici di base sono incaricati extra per svolgere il ruolo di punto di riferimento e per somministrare i test ai docenti. Ognuno dovrà recarsi presso il proprio medico di base. Quest’ultimo però ha facoltà di non aderire all’iniziativa quindi non prestare il servizio extra. perchè?

Innanzitutto per una questione economica, come al solito l’incarico extra non è remunerato, quindi viene svolto gratis senza cheppia rivista alcuna indennità. Poi c’è il fattore rischio. Nel caso di esito positivo ad un test fatto nello studio medico si attivano procedure importanti per la sicurezza anche di quei pazienti che erano in quello studio al momento della somministrazione. Quindi si profila un danno anche per il medico stesso, la sua professione, il servizio che eroga per conto dello stato e via dicendo. Questo indipendentemente da una eventuale conferma della positività mediante tampone. infine il rischio per il medico di famiglia: egli non riceve dallo stato alcuno strumento per tutelare la propria sicurezza sanitaria. Quindi niente cmici particolari, niente guanti, niente mascherine aggiuntive niente che sia funzionale al prelievo.

Quindi? I medici della mia città riunitisi collegialmente al 95% hanno decretato la rinuncia a tenere questo tipo di servizio. I docenti, quindi, dovranno recarsi presso gli ambulatori delle ASL di appartenenza per risolvere il problema, fare la fila e sperare di poter effettuare il test.

Stupisce, quindi, che l’associazione dei medici di famiglia l’altro giorno ha addirittura dichiarato che un docente su 3 si rifiuterebbe di fare il test. Se le cose stanno come nella mia città, non si capisce chi farebbe i test a chi.

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