Il posto di insegnante, quello che tutti vorrebbero, pare non piaccia a molti, soprattutto nelle grandi città di Milano e Torino.


Dopo averle svuotate con un piano della mobilità sempre in deroga che ha consentito a molti docenti di andar via dalle città costose, dopo aver fallito un piano assunzionale che sempre nelle grandi città non funziona perchè al centro di Milano un insegnante con 1400 euro fa la fame, adesso il ministro Bianchi deve constatare le migliaia di rinunce da parte di docenti per incarichi annuali.

Solo a Milano la CISL conta circa 2000 casi di docenti che rinunciano, 1000 a Torino, 500 a Brescia, sono dati raccolti in questo primo periodo di nomine per incarichi annuali sui posti rimasti vacanti dopo le assunzioni in ruolo. Sono spesso cattedre sino al 31 agosto su organico di diritto, le più ambite dai precari, 12 mesi pieni per fare esperienza.

Ma come mai nonostante un grande piano per le GPS si assiste ad un fenomeno del genere? avere 2000 cattedre vacanti a Milano di certo non consente una buona partenza per la scuola e fa a pugni con quanto diceva il mInistro secondo il quale per la prima volta dall’unità d’Italia il Paese era al completo con tutti gli organici pronti.

Sicuramente una motivazione va ricercata nel caos creato dalle GPS, un esercito di 450.000 insegnanti che ha fatto domanda in massa, molti dei quali secondo la logica del “non si sa mai”, sicuramente non mi assumeranno, aspiranti docenti che alla fine con sorpresa si sono visti recapitare una proposta di assunzione.

Il sistema richiedeva ai docenti di compilare un lunghissimo elenco di 150 scuole e ovviamente questo era talmente ampio che il Ministero sperava di avere la certezza di trovare gli insegnanti di cui aveva bisogno. Le ragioni sicuramente vanno ricercate nella difficoltà di raggiungere le sedi di destinazione, di trovare una valida sistemazione e di sopravvivere con uno stipendio da insegnante. Sta di fatto che a fronte di ben 450mila docenti presenti nelle graduatorie si sono registrate migliaia di rinunce.

Aspettiamo cosa avrà da dire il Ministro Bianchi

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