Le riforme, quelle belle, che servono per migliorare il sistema educativo e formativo, sono in arrivo.


Le notizie disastrose sulle invalsi arrivano contemporaneamente all’approvazione definitiva della legge che consente di iscriversi contemporaneamente a due corsi di laurea.

Ora, al netto del fatto che le invalsi spesso si rivelano un termometro non attendibile sullo stato di salute della scuola e degli studenti, è fuor di dubbio che ci sia una emergenza grave e non solo per via del Covid. Le emergenze su Italiano, Matematica e Inglese risalgono alla notte dei tempi. E nulla è mai stato fatto per risolvere il problema se non tagli su tagli. Basti pensare a quelli della riforma Gelmini proprio sulle materie in questione.

Quindi di fronte a diplomati pessimi che si fa? Semplice, basta dar loro la possibilità di iscriversi non ad uno ma a ben due corsi di laurea contemporaneamente.

Mentre proliferano corsi zero di matematica e italiano in tutti gli atenei, nella speranza di fornire un recupero su ciò che serve poi per studiare seriamente, ecco che arriva la possibilità di iscriversi a due corsi. Se per caso non riesci a superare l’esame di analisi matematica a ingegneria, puoi sperare di superare l’esame di diritto privato a giurisprudenza. In fondo basta studiare.

La verità è che dietro questa novità che stravolge l’ordinamento universitario c’è la spinta delle università telematiche che ormai proliferano di anno in anno. C’è anche la spinta di chi propone master e corsi di perfezionamento a punti, di quelli vuoti di contenuto, soprattutto per gli insegnanti. E allora è possibile ad esempio iscriversi a due master contemporaneamente oppure iscriversi a due corsi di laurea presso università telematiche spesso svuotati di contenuto. Sembra che si sia perso di vista l’alto tasso di abbandono degli studi universitari. Secondo le ultime statistiche, solo 18 studenti su 100 completa gli studi e parliamo di laurea triennale. Evidentemente si vuole sovvertire tale statistica nella speranza che qualcuno consegua due lauree.

La mercificazione del sapere è servita. Mentre il termometro segna emergenze sempre più gravi, dall’altra parte si consentono acquisizioni di lauree e titoli con sempre maggior facilità.

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