La novità di quest’anno è che la corsa verso i licei si è arrestata, è forse un particolare segnale ma di fatto quest’anno l’1% degli studenti ha fatto una scelta diversa.

Gli studenti iscritti nei licei sono passati dal 57,8% al 56,7%. Un punto percentuale che iene distribuito tra professionali e tecnici. Finisce, così, l’emorragia di iscritti negli istituti tecnici e professionali frutto, forse di un disorientamento particolarmente interessante che ha caratterizzato questi ultimi anni.

Analizzando ancora più approfonditamente i dati, emerge che il calo riguarda proprio i licei linguistici, scientifico tradizionale e classico.

Il liceo delle scienze umane invece registra un lieve aumento.

Il quadro della situazione cambia anche in base all’ambito geografico. I licei sono più gettonati nelle regioni del Sud dove, ad esempio in Sicilia, arrivano a pesare per i 2/3 degli iscritti mentre in Veneto e in molte altre regioni del nord si registra un notevole aumento di iscritti nei tecnici.

Questa differenziazione forse è da attribuire alla maggior possibilità di trovare lavoro con un diploma tecnico o professionale.

Una attenzione particolare riguarda la primaria. La Sicilia e molte regioni del Sud ancora fanalino di coda per il tempo pieno. In Sicilia, infatti solo il 16% ha scelto il tempo pieno a fronte del 60 % in Lombardia. E’ chiaro che ci sono dei distinguo come ad esempio la Sardegna e la Basilicata ma sostanzialmente l’offerta formativa a tempo pieno si concretizza maggiormente al Nord.

Sarebbe interessante capire sequestra differenza riguarda la domanda di tempo pieno o l’offerta da parte delle scuole, poiché organizzare il tempo pieno non è qualcosa che tutte le istituzioni scolastiche riescono a fare.

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