Curiosando nel programma del centrodestra troviamo idee scarne e spesso riciclate che danno tutta l’impressione che siano messe lì per completare la proposta elettorale.


Fra tutte le proposte l’intramontabile edilizia scolastica è sempre lì da oltre 20 anni. Se nella legge 107 abbiamo visto parlarne senza mai vedere nulla di concreto, adesso staremo a vedere se almeno parte dei fondi del PNRR verranno dirottati sull’edilizia scolastica. Speriamo anche di vederli spesi, ad esempio sul fotovoltaico sui tetti delle scuola in modo da renderle a impatto zero e risolvere anche il problema dell’energia.

Voti alla primaria sembra un’altra proposta messa lì tanto per dare una idea di cambiamento. Sappiamo che la scuola primaria negli anni ha vissuto periodi altalenanti tra un voto numerico, un giudizio e qualcosa di non meglio identificato. Non ci è dato sapere quale miglioria possa portare il voto numerico tanto odiato in passato.

Liceo del made in italy è un’altra frase figa a effetto. In un contesto scolastico in cui c’è un liceo per ogni cosa mancava il liceo del made in Italy. Forse i nostri politici hanno dimenticato che esiste il sistema moda dei professionali spesso all’avanguardia. Ma vuoi mettere la parola “LICEO”? E’ tutt’altra cosa.

Soldi alle private, è una frase di quelle che “dico e non dico”. Per tutta la campagna elettorale è stato detto velatamente che occorre ripristinare il diritto ad iscriversi nelle scuole private, come se questo fosse negato adesso. Questo diritto si acquisirà con un voucher che verrà erogato dal governo alle famiglie. E’ il regalo che il centro destra fa alla chiesa per il sostegno in questa campagna, è ciò che venne promesso al meeting di Rimini per rinvigorire le scuole private che adesso sono in sofferenza.

La storia si ripete, lo sappiamo, quindi ci aspettiamo il peggio del peggio. Le riforme Moratti e Gelmini sono ancora vive nella nostra memoria

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