Insegnanti sempre più inascoltati sotto ogni profilo, anche didattico. E’ ciò che emerge giorno dopo giorno leggendo notizie, osservando ciò che Bianchi dice e fa. Da oltre un mese si parla della prossima maturità e Bianchi ha fatto capire che quella avviata negli ultimi due anni, quella light, con argomenti a piacere, tesine scopiazzate e via discorrendo, va bene, anzi benissimo.


Rincarano la dose gli studenti, che nel timore che le cose cambino lanciano una petizione per l’abolizione perenne delle prove scritte. La tesina finale è il modo migliore per valutarci, dicono, un mese per presentarsi al meglio ed esporre in maniera organica durante il colloquio le proprie competenze.

Peccato che noi docenti in due anni abbiamo assistito ad elaborati spuntati dal nulla, scopiazzati con contenuti inseriti “all’insaputa degli studenti stessi”. Peccato che il maxi orale non sia stato altro che un minestrone di una domanda per ogni disciplina, in fretta e furia fatta dal docente interno.

E’ chiaro che una maturità light come questa diventi una farsa. E’ evidente che se prima gli studenti avevano sempre evidenziato difficoltà nello scrivere, persino in un italiano corretto e con proprietà di linguaggio, adesso potrebbe arrivare il peggio.

Cosa rimane dell’attesa della notte prima degli esami? Cosa rimane dell’effetto sorpresa di una prova scritta che ormai non si fa neanche nei concorsi? Cosa resta degli esami di Stato che decretano quella che una volta si chiamava “Maturità”? E’ questa la maturità che i nostri studenti dimostrano?

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