Soldi

Ciò a cui abbiamo assistito dall’inizio anno scolastico è qualcosa che francamente ci aspettavamo. Da settembre leggiamo prima che il Ministro vuole addirittura proporre un aumento di 600 euro (tanti, dice, ne meritiamo), poi il balletto delle cifre, poi la legge di bilancio e via via proposte di mancette che parlano di “tre cifre” infine il nulla. I sindacati abbandonano la contrattazione, scioperano a dicembre raccogliendo la miseria del 6% di adesione in una forma di lotta in cui ormai nessuno più crede.


Il 31 dicembre 2021 si “celebrano” 3 anni di vacanza contrattuale, 3 anni da quando i docenti hanno percepito un’altra mancetta che non ha portato nulla di nuovo. Mancetta concessa a marzo 2018 dopo ben 9 anni ci vacanza contrattuale, quindi cosa volete che siano 3 anni e 2 mesi di vuoto?

Ma come mai i sindacati non ne parlano più? Perchè non sollecitano? In un articolo apparso qualche mese fa avevo previsto che sino a Pasqua non sarebbe stato argomento privilegiato per i sindacati. E ciò semplicemente per un rischio evidente: incassare un aumento – mancetta e doversi presentare alle elezioni RSU di Aprile con una sconfitta e un pugno di mosche in mano.

Quindi dopo 38 mesi di vacanza i sindacati preferiscono rimandare la discussione sul rinnovo, usandola addirittura come arma elettorale, come una delle tante promesse. E anziché presentarsi con le conquiste ottenute in questi ultimi 4 anni (in verità nulle), intenderanno presentarsi con tante intenzioni.

Quindi la mancetta arriverà dopo Pasqua, a elezioni RSU ultimate senza che essa possa inficiare gli esiti delle elezioni.

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