Sono stata letteralmente folgorata da questo capolavoro. Nell’immaginario collettivo Achille, Patroclo e la guerra di Troia appartengono più alla mitologia e alle leggende che alla storia; difficilissimo visualizzare le immagini dei protagonisti e della loro quotidianità, impossibile entrare nelle loro conversazioni e nei problemi terreni che somiglino ai nostri. Ma qui l’autrice riesce in un miracolo.


Il linguaggio è quello dei giorni nostri e la lettura scorre velocissima, mentre vieni risucchiato vorticosamente in quella realtà, riportato a circa 3200 anni fa, per rimanere sospeso e ipnotizzato come se gli eventi stessero accadendo oggi, accanto a te, qui ed ora.

Dei e semidei si confondono coi mortali, e la necessità della storia si stempera nell’indissolubile legame tra Achille e Patroclo, nel loro timido ma intensissimo amore, che li porterà alla morte, ma che li riunirà ancora, come anime e cenere, consegnandoli alla leggenda.

Una lettura profondamente attuale del mito, che si fa sentimento e desiderio, afflato e tenerezza, ma che sconvolge per la sua forza e ridà dignità a una storia che non sarà più solo guerre, atrocità, sangue e onore, ma soprattutto amore , sguardi, complicità, e promesse.

Da non perdere.

Marialuisa Vassallo

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