Bianchi nelle interviste è sempre sereno. Il Ministro racconta una scuola che non c’è che funziona alla perfezione che ha tutti i docenti in cattedra, che ha tutte le cattedre occupate e tutto in regola.


In poche parole Bianchi racconta la scuola di un altro Paese non quella italiana visto che i docenti che la vivono tutti i giorni non sono per nulla d’accordo.

Vediamo cosa non va e cerchiamo di smentire una volta per tutte il Ministro che ha persino scomodato Draghi che di recente recita le stesse frasi di Bianchi.

Immissioni in ruolo

Le immissioni in ruolo sono state un disastro. Su 94mila cattedre come avevamo previsto in questo articolo, non sono rimaste 50mila acceder vacanti ma 45.000. Ci siamo andati vicino a differenza del ministro che a giugno si vantava addirittura di aver “inventato” 100mila nuovi posti di lavoro. Il danno è ancora maggiore se al personale docente si aggiunge anche il personale ATA. I posti vacanti arrivano ad essere ben 70.000. Di fatto nelle scuole del nord nessuno vuole più fare il collaboratore scolastico con uno stipendio sotto i 1000 euro al mese, ovvero sotto la soglia di povertà.

Ma il Ministro continua a difendersi, parla di tanti concorsi, mai come quest’anno e di un piano epocale di immissioni in ruolo. Forse dimentica che gli stessi concorsi sono stati viziati da errori pesanti sui quiz errati che hanno tagliato fuori migliaia di docenti potenzialmente validi.

Neanche la call veloce ha funzionato coinvolgendo solo qualche centinaio di insegnanti disposti a spostarsi da una regione all’altra per entrare in ruolo.

Piano fallimentare, nulla di nuovo rispetto a tutti gli anni precedenti, nulla di nuovo rispetto ad almeno altri 10 ministri che hanno preceduto Bianchi se non un peggioramento.

GPS e supplenze annuali

Le GPS come ci aspettavamo sono state viziate da un algoritmo descritto male e capito peggio dai docenti. Non si è ancora capito se sono le norme ad essere contorte e perverse o sia l’algoritmo che le implementa male. Certo è che molti docenti si sono trovati fuori pur avendo inserito 150 scuole di preferenza e altri in fondo alle graduatorie si sono ritrovati in cattedra.

Nelle scuole dal Nord ancora ci sono cattedre vacanti non immesse in ruolo che non hanno alcun docente supplente. Aspetteranno le nomine dalle graduatorie di istituto quindi dai presidi.

Si tratta di un esercito di oltre 300mila docenti che va ad occupare oltre 180mila cattedre vacanti. Un buco enorme se si pensa che questi rappresentano il 25% di tutto il corpo docente. In pratica un docente su 4 a scuola è supplente. Ci si chiede a cosa servano concorsi ultra selettivi se poi a scuola da anni un docente su 4 è non stabilizzato e non vincitore di concorso.

Ma Bianchi dice che funziona tutto e che è dai primi di agosto che gli organici sono completi. Peccato che il 16 agosto era la data ultima per inserire le famose 150 scuole e le preferenze.

Insomma, il caos ancora continua e i docenti vittime di errori non riescono ad ottenere risposte dai CSA. C’è chi come il sottosegretario Sasso, invoca un ritorno alle convocazioni in presenza, in trasparenza ed in tempo reale.

Bianchi dimentica, inoltre che i docenti precari sono stati costretti a scegliere scuole di cui non sapevano nulla, scuole che magari avevano gli organici al completo o li avrebbero avuti entro il 1 settembre. Questo perchè mentre i precari sceglievano le sedi, dall’altra parte procedevano le procedure di immissione in ruolo, quindi non era possibile avere nessun quadro delle disponibilità. Avere le disponibilità a portata di mano avrebbe consentito una scelta diversa e forse molte scuole avrebbero l’organico al completo.

In alcuni casi il Ministro addirittura si è sentito di rispondere che le cattedre ancora vacanti siano le sole in cui ci sono docenti in malattia.

Linee guida per la sicurezza sanitaria Covid19.

Sono sparite per incanto tutte le misure di contrasto al rischio covid19. Sembra che il periodo estivo abbia cancellato tutto. Anzi, occorre dire una cosa per precisione, l’unica misura che Bianchi si sente di dire è: tenete le finestre aperte. Ma già piove, e in alcune regioni anche molto.

Il disastro è servito ma Bianchi lo ignora

Nulla di nuovo, quindi, sotto il sole, nessuna rivoluzione del Ministro Bianchi ma un peggioramento della situazione soprattutto sul piano degli organici. Mancano ancora oltre 100mila docenti di sostegno su posti “in deroga” che Bianchi ha spiegato benissimo: sono posti sul sostegno per avere insegnanti per gli studenti più sfortunati che si rinnovano ogni anno. Sembra che Bianchi speri che nei tre mesi di vacanze gli studenti sfortunati diventino subito studenti fortunati senza il bisogno di docenti di sostegno.

Come al solito a pagare sono sempre i più deboli. Si attendono ancora le nomine sul sostegno in deroga e con ogni probabilità la quasi totalità di queste nomine riguarderà docenti senza alcun titolo sul sostegno. E questo non per “colpa” del docente il quale volentieri si formerebbe ma semplicemente per via di uno Stato che eroga costi di specializzazione sul sostegno col contagocce pur sapendo che le esigenze sono ben oltre.

Caro Ministro Bianchi, quousque tandem?

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